Quercetina, gli alimenti dove si trova la molecola che contrasta il Coronavirus
Contenuta nei capperi e in altri alimenti della dieta mediterranea, la quercetina è in grado di inibire il Covid-19: la conferma arriva da uno studio internazionale del CNR.
Lo studio del CNR sulla quercetina
L’attenzione di tutto il mondo in questo momento è rivolta verso la ricerca di un rimedio farmacologico per combattere il coronavirus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19.
Lo sviluppo di un vaccino è certamente la soluzione più radicale per risolvere il problema e i primi risultati in questo senso sembrano incoraggianti. Ma ci sono anche altre armi a disposizione per combattere una pandemia virale.
Uno studio internazionale del CNR appena pubblicato sull’International Journal of Biological Macromolecules ha scoperto che la quercetina, una molecola di origine naturale, funge da inibitore specifico per il virus responsabile del Covid-19.
(Fonte: www.cnr.it/it/comunicato-stampa/9620/la-molecola-di-origine-naturale-che-inibisce-sars-cov-2).
Bruno Rizzuti, scienziato del CNR che ha partecipato alla ricerca, afferma: “Già al momento questa molecola è alla pari dei migliori antivirali a disposizione contro il coronavirus, nessuno dei quali è tuttavia approvato come farmaco. La quercetina ha una serie di proprietà originali e interessanti dal punto di vista farmacologico. E’ presente in abbondanza in vegetali comuni ed è nota per le sue proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-allergiche, anti-proliferative. Sono note anche le sue proprietà farmacocinetiche ed è ottimamente tollerata dall’uomo”.
In quali alimenti si trova la quercetina
La quercetina è un bioflavonoide appartenente al gruppo dei flavonoli ed è possibile trovarla in alcuni frutti, ortaggi e verdure tra i più comuni. Gli alimenti che contengono quercetina sono:
- il cappero (è la pianta che ne contiene la maggior quantità rispetto al peso)
- il levistico
- l’uva rossa e il vino rosso
- la cipolla rossa
- il tè verde
- il mirtillo
- la mela
- la propoli
- il sedano
- il radicchio
Infine il risultato della ricerca è frutto del lavoro condotto da Bruno Rizzuti dell’Istituto di nanotecnologia del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), con un gruppo di ricercatori di Zaragoza e Madrid. E’ stato poi pubblicato sulla rivista International Journal of Biological Macromolecules (Fonte: www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0141813020339970?via%3Dihub).
Vi proponiamo infine qualche ricetta che contiene i capperi:
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