I Maritozzi con la panna sono dei soffici panini lievitati farciti all’interno con panna, crema o cioccolato. Acqua, lievito, uova, zucchero farina e poco altro ancora…nulla di più genuino e naturale per un dolce che del connubio tra gusto e semplicità rappresenta senza dubbio l’emblema.
“Le cose semplici sono le più belle”, recita un antico adagio. E anche le più buone, aggiungiamo noi. Prova ne sia uno dei dolci più diffusi (sfidiamo chiunque a trovare una persona che almeno una volta non ne ha sentito parlare) dal nome un po’ bizzarro ma che non può non suscitare simpatia: il maritozzo.
La ricetta del maritozzo è tipica delle terre laziali, nel corso degli anni si è ampiamente diffusa fino ad espandersi all’intero territorio nazionale.

In origine, risalente secondo la tradizione addirittura al periodo dell’impero romano, sembra fosse una piccola pagnottella guarnita con uvetta e miele, consumata come pasto abituale dai lavoratori nei campi grazie alla buona conservabilità, al comodo trasporto e al discreto apporto calorico che garantiva. Nei secoli più recenti si è arricchita con una farcitura che da pasto principale l’ha mutata lentamente in dolce da colazione o spuntino goloso da gustare nelle pause di relax durante la giornata.
Sulla genesi del nome “Maritozzo” le tesi sono affini ma non del tutto concordanti. C’è chi la riconduce all’usanza che avevano i giovani fidanzati, il primo venerdì di marzo, di donare alle proprie amate un dolce al cui interno inserivano un anello o un altro oggetto prezioso offerto come prova del proprio sentimento.
Secondo altri invece protagoniste erano le ragazze, che donavano il dolce (sperando che fosse il più buono) al giovane più bello sognando di accattivarsene i favori. In entrambi i casi, comunque, la parola “maritozzo” veniva evocata burlescamente come vezzeggiativo di “marito” e riferita ai giovani maschi, considerati possibili futuri sposi.
Il maritozzo con la panna: varianti e calorie
Il maritozzo si presenta come una sorta di panino di forma un po’ allungata, lievemente zuccherato sulla parte superiore, tagliato in due e con un’abbondante farcitura al suo interno. La versione tradizionale prevede l’impiego di panna montata ma nel corso degli anni alla ricetta originale si sonno affiancate innumerevoli varianti:

- l’impasto del dolce può essere arricchito con uvetta e/o con pinoli
- la parte superiore può essere resa più golosa con una sottile glassatura
- la farcitura, soprattutto, può prevedere ingredienti aggiunti alla panna (come nel caso del maritozzo panna e crema) o ad essa alternativi. Fra questi non è raro trovare il maritozzo con sola crema pasticcera, quello con crema chantilly o il maritozzo guarnito con cioccolata
- degne di nota sono anche le ricette con ingredienti privi di glutine per concedere anche a chi ha problemi di celiachia il piacere di provare questa delizia del palato
- la variante più estrema ha addirittura cambiato radicalmente il gusto, passando al salato: un impasto povero o del tutto privo di zucchero ed una farcitura a base di “companatici”, come formaggi, salumi, salse salate, acciughe pomodori e così via
Le varianti hanno riguardato anche il nome: “panmariti”, “panpariti”, “maritelli”, suoni affini ma diversi legati per lo più alle tradizioni linguistiche e culturali dei vari territori.
Per quanto concerne l’apporto calorico, sebbene sia un aspetto da non trascurare (un maritozzo contiene circa 335 calorie), non è tale da rendere “peccato mortale” quello che in realtà è un piccolo peccato di gola, da concedersi ogni tanto per dare una nota di dolcezza alla propria giornata.

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