I Biscotti Pan di Zenzero (o Gingerbread) sono dei gustosi e caratteristici dolcetti speziati che si preparano per le feste natalizie nei paesi del Nord Europa ma anche in America. Si decorano con la ghiaccia reale bianca o colorata.
Questi biscotti sono divenuti un simbolo del Natale in molti paesi. Hanno la classica forma dell’omino, ma potete farli con gli stampi natalizi che più preferite. A differenza dei Pepparkakor, i classici biscottini svedesi speziati sottili e croccanti, i Pan di Zenzero sono leggermente più morbidi e più amabili.
Per la preparazione dei biscotti Pan di Zenzero fatevi aiutare anche dai vostri bambini: sarà un momento di condivisione dello spirito natalizio.
Potrete poi decorarli a vostro piacimento e regalarli per il Natale. Saranno un dono molto gradito ed apprezzato!
Vediamo subito la ricetta.
In fondo alla ricetta troverete delle curiosità sull’origine di questi biscotti.





Curiosità sull’origine dei Biscotti Pan di Zenzero.
Tutto comincia da San Nicola (di Bari), un santo venerato dalla chiesa cattolica e da quella ortodossa, vescovo di Myra, morto il 6 dicembre del 343 d.C.
San Nicola diventò già nel Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e bambini.
Per questo motivo San Nicola è ritenuto un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini.
Ed è da lui che deriva anche la figura di Santa Claus o babbo Natale.
In molte zone dell’Europa centrale e settentrionale si festeggia San Nicola nella serata del 5 dicembre.
Detto ciò, l’omino di Pan di Zenzero ricompare nel 1875 con la pubblicazione della storia di San Nicola. Nella storia viene narrato che una coppia di anziani desiderosi di avere un bambino cucinarono un biscotto di pan di zenzero dalle sembianze umane.
Il biscotto ormai cotto fugge dal forno della coppia e incomincia a girare per le fattorie del paese ripetendo ad animali e umani questa frase:
“Sono scappato da una vecchia donna e da un vecchio uomo, posso scappare da tutti, posso scappare da te. Io posso. Corri corri tanto non mi prenderai io sono l’omino di pan di zenzero”. La storia si conclude con una volpe che riesce a catturare l’omino di pan di zenzero e se lo mangia mentre il biscotto grida: “Non ho più un quarto di me…Non ho più metà di me…..Non ci sono più!”.
Nel XXI secolo la storia dell’omino di zenzero diventa una storia popolare che viene tramandata ai bambini di ogni paese perciò assume diverse variazioni da paese a paese.
In alcune versioni l’omino di zenzero non viene mangiato dalla volpe e non scappa dall’anziana coppia, in altre il finale della storia cambia, ma non totalmente perché l’omino viene mangiato dalla volpe, ma quest’ultima prima di mangiarlo lo aiuta a scappare dagli animali, dall’anziana donna e dal marito, portandolo sulla testa per attraversare un fiume.
Fonte: Wikipedia

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